Colletti Bianchi

Affrontare un’indagine e un processo per reati economici, finanziari, fallimentari, colposi, richiede una visione complessiva che si estenda alla vita delle aziende, delle imprese e delle organizzazioni complesse. Ogni dettaglio conta e io sono qui per proteggere la Tua posizione con il massimo della competenza e precisione.

Consulenza chiara e assistenza totale

Difesa decisa per imprenditori e operatori ingiustamente accusati

Reati fiscali
e tributari

Difesa in procedimenti per elusione ed evasione fiscale, società estere, asserite frodi i.v.a., dichiarazioni infedeli, omessi versamenti, correlati sequestri e confische. Accuse indiziarie e presuntive.

Reati societari, finanziari
e bancari

Tutela in tutti i procedimenti penali di carattere economico. Reati societari, reati relativi alla crisi d’impresa e al fallimento, riciclaggio e autoriciclaggio, responsabilità degli enti, banca e borsa.

Reati concernenti ambiente, sicurezza sul lavoro, infortuni e gravi incidenti

Difesa per imprenditori accusati di violazioni delle normative ambientali e di sicurezza sul lavoro, tutela dell’azienda nel caso di infortuni e gravi incidenti.

Diffamazione a mezzo stampa e tramite internet

Difesa delle persone accusate di diffamazione tramite la stampa e i nuovi mass-media. Tutela delle persone offese nel proprio onore e reputazione.

Difesa in accuse per operazioni contrattuali, atti della pubblica amministrazione e frodi

Reati contro la pubblica amministrazione, truffe, erogazioni pubbliche, frodi informatiche, operazioni illecite, beni culturali, contraffazioni, turbata libertà degli incanti.

Responsabilità aziendali e professionali

Difesa in procedimenti per responsabilità colpose di aziende e professionisti. Tutela delle persone offese da errori medici e sanitari. Assistenza di persone ingiustamente accusate per le ipotesi più diverse.

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Una tutela legale esperta, competente ed affidabile per salvaguardare la tua posizione in procedimenti penali complessi

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Affrontare un’indagine o un’accusa legata ai reati dei colletti bianchi richiede una strategia precisa e un’attenzione ai dettagli che solo l’esperienza può garantire.

Da avvocato con oltre 40 anni di esperienza, predispongo una difesa costruita su misura, analizzando ogni aspetto del caso per individuare le soluzioni migliori.

L’obiettivo è proteggere la tua reputazione e il tuo patrimonio, gestendo ogni fase del procedimento con riservatezza, metodo e competenza. Che si tratti di reati societari, fallimentari o legati alla vita aziendale, l’approccio è sempre mirato: prevenire errori, minimizzare i rischi e tutelare gli interessi del cliente con la massima efficacia, valutando ogni elemento di prova e ogni possibile via d’uscita.

Quando si è sotto processo e il corso della vita può prendere una brutta piega, la differenza è data dalla competenza e dalla freddezza del professionista che sa come muoversi.

LE SOLUZIONI AI DUBBI PIù COMUNI

Domande e Risposte

La locuzione “colletti bianchi” (in inglese: white-collar worker), identifica quei lavoratori che, in genere, indossano camicie bianche poiché svolgono mansioni meno fisiche, ma generalmente più remunerate, rispetto ai “colletti blu” che svolgono il lavoro manuale.

L’espressione viene utilizzata, in ambito sociologico, per indicare una particolare categoria di reati (“White-collar Crime”) ed è stata coniata dal criminologo Edwin Sutherland nel 1939.

Con tale concetto, si vuole indicare quel particolare genere di reati commessi da imprenditori, manager di aziende, professionisti, esponenti della politica e della finanza.

Sì.

Nei mass-media e sui social è sempre latente l’argomento che bisognerebbe punire con maggiore severità i “colletti bianchi” (spesso sbrigativamente definiti “i ricchi”) rispetto alla criminalità comune.

Nei paesi occidentali, sempre più spesso le autorità giudiziarie si ritengono investite di una sorta di “missione” allo scopo, appunto, di contribuire all’eguaglianza sociale con un’applicazione particolarmente rigorosa della legge nei confronti di imprenditori, professionisti, esponenti istituzionali, ecc..

Anche per questo, la difesa dell’avvocato, in questo tipo di processi, deve essere attenta e meditata.

In alcuni casi, è possibile evitare la condanna attraverso accordi con l’agenzia delle entrate, il pagamento del debito con sanzioni ridotte ovvero strumenti come la transazione fiscale.

E’ importante agire tempestivamente, con una chiara strategia difensiva, per evitare conseguenze più gravi, ossia procedimenti penali ma anche sequestri e confische.

L’insolvenza (il vecchio fallimento) è particolarmente pericolosa per imprenditori e professionisti poiché, oltre al dissesto economico anche personale, si corre il rischio, molto spesso, di incorrere nei reati di bancarotta fraudolenta e nelle altre ipotesi illecite previste dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.

Le pene stabilite dalla legge sono gravi e, soprattutto, i reati sono tuttora congegnati dalla vecchia legge del 1942 la quale, ovviamente, è del tutto inadeguata a disciplinare l’odierna realtà economica e finanziaria.

Ai primi sintomi di difficoltà, è dunque consigliabile consultare un esperto avvocato e meditare attentamente gli atti e le operazioni da attuare per affrontare la crisi con i corretti strumenti previsti dalla legge.

Si può andare incontro a sanzioni amministrative ma anche a serie responsabilità penali, soprattutto in caso di infortuni gravi o fatali.

Il datore di lavoro è tenuto a garantire la conformità alle norme di sicurezza e di prevenzione ma, spesso, una volta verificatosi il sinistro, le contestazioni possono essere ingiuste, speciose o eccessive.

E’ fondamentale difendersi con una strategia organica, allo scopo di dimostrare l’assenza di negligenza e di aver adempiuto a tutti gli obblighi di sicurezza gravanti sulle aziende.

Va tenuto presente che i principi sul nesso causale dell’evento (cioè il rapporto causa / effetto), nel nostro paese, sono particolarmente rigorosi e vengono applicati, quasi sempre, in modo astratto e senza tener conto della buona fede dell’imprenditore.

Le contestazioni per abusi edilizi o violazioni urbanistiche possono comportare multe, demolizioni forzate e, in alcuni casi, responsabilità penali, anche con il sequestro e la confisca dell’immobile.

È possibile ricorrere a sanatorie o regolarizzazioni, ma ogni caso va analizzato con attenzione per individuare la soluzione più efficace.

In effetti, nel caso di operazioni che implicano rilevanti trasferimenti di denaro, occorre prestare attenzione agli art. 648 bis, 648 ter e 648 ter.1 del codice penale, che prevedono i reati di riciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita e autoriciclaggio.

Le operazioni sospette vanno prontamente segnalate alle autorità competenti e, in ogni caso, vanno evitate negoziazioni poco trasparenti.

Va tenuto presente che la buona fede, di per sé, non esime dal potenziale coinvolgimento in procedimenti penali.

Al primo segnale di allerta, è opportuno che gli imprenditori e gli operatori si rivolgano subito a un avvocato esperto.

L’art. 110 del codice penale stabilisce che “quando più persone concorrono nel medesimo reato, ciascuna di esse soggiace alla pena per questo stabilita”.

Si tratta di una norma formulata in termini estremamente ampi e generici e, quindi, in essa possono rientrare le ipotesi più varie e le condotte anche apparentemente insignificanti.

Soprattutto gli imprenditori, gli operatori del settore bancario e finanziario e i professionisti devono tener presente che si può incorrere in responsabilità penali anche serie per aver prestato la propria collaborazione in vicende contrattuali o gestionali che, quando attuate, sembravano perfettamente corrette e legittime.

Quando si hanno dubbi, è meglio chiedere subito una consulenza ad un avvocato esperto.